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Mosquito 38B

Collezione Radicchio

Il Garelli Mosquito era un propulsore ausiliario da applicare su una comune bicicletta per trasformarla in un  veicolo a motore  ed è stato il più divulgato di questo tipo in tutta Europa.

Iniziati a produrre nel primissimo dopoguerra dalla casa milanese Garelli e progettati dall'ingegner Carlo Alberto Gilardi, si distinguevano per la loro compattezza che ne rendeva facile l'installazione nella parte inferiore del ciclo senza andare ad interferire con la posizione dei pedali. Per la notevole richiesta divenne necessaria anche l'apertura di una succursale per la fabbricazione in Francia.

La Garelli tra il 1946 e gli anni 70 produsse i seguenti modelli:

Il 38-A del 1946 è stato il primissimo della serie. Si trattava di un motore a due tempi, con trasmissione a rullo e cilindrata di 38,5 cc equipaggiato con un carburatore, solitamente Dell'Orto, in grado di erogare la potenza di 0,8 cavallo vapore e dal peso complessivo di circa 4 kg. L'alimentazione era assicurata da una miscela di olio/benzina al 6/7% ospitata nel serbatoio da 2 litri e il consumo dichiarato era di 70 chilometri con un litro. Con questo modello, nel 1952 in Francia, venne dimostrata la solidità del veicolo con una prova di impiego continuativo per 55 giorni e 55 notti alla media di 30 km/h, al termine della quale la Garelli annunciò che già circolavano 400.000 Mosquito identici a quello del record.

Il 38-B del 1953 era un'evoluzione del primo che, pur mantenendo la stessa sigla, aveva la cilindrata aumentata a 48 cc.

Il "Centrimatic" che decretò il successo definitivo del Mosquito venne presentato nel 1955 e aveva una modifica fondamentale: l'adozione di una trasmissione automatica brevettata che semplificava ulteriormente i comandi e riusciva a far raggiungere alla bicicletta modificata i 45km/h a pieno carico.


Fonte Wikipedia